Un punto di riferimento in Umbria per la lotta alle dipendenze e per l’organizzazione dei servizi assistenziali, un modello virtuoso nei conti e nella capacità di rapportarsi con le aziende sanitarie. E’ un bilancio positivo non solo nei numeri quello del Cast Assisi Onlus che ha approvato il conto consuntivo 2018 e rinnovato le cariche sociali per il triennio 2019-2021. Confermato alla presidenza l’avvocato Emidio Mattia Gubbiotti e con lui tutto il consiglio direttivo uscente composto da Francesco Salvatore Figoli, che resta vicepresidente, Gianfranco Martorelli, Emanuela Filippucci e Angela Marconi. Invariata anche la composizione del collegio dei revisori dei conti con il presidente Giorgio Bartolini e i membri Lucio Parmegiano e Antonello Pennazzi.
Il bilancio 2018 – approvato con 19 voti favorevoli e un solo contrario dall’assemblea dei soci – si chiude con 2.548.000 euro di ricavi, +4% rispetto all’anno precedente, e un utile superiore ai 140mila euro. Si tratta del quinto esercizio consecutivo che si chiude con un segno positivo. Conti che hanno permesso anche nel 2018 di sostenere le spese per il personale e una serie di investimenti per la ristrutturazione e l’ammodernamento delle quattro comunità gestite dal Cast Assisi Onlus. In particolare i lavori hanno riguardato una porzione della sede di Spello, gli impianti di prelievo di acqua da pozzo, per le sedi di Spello e Spoleto come già fatto in passato per la sede di Assisi. A Spoleto sono stati realizzati gli impianti di ammodernamento per la necessaria messa a norma della cucina e del refettorio, oltre che acquistati i nuovi arredi. Nei quattro centri è stato avviato inoltre un importante programma di smaltimento di rifiuti speciali anche con l’ausilio di ditte specializzate.
Oltre che i conti, il Cast Assisi Onlus continua a consolidare il proprio ruolo di riferimento in Umbria nella formazione e nell’organizzazione dei servizi con l’obiettivo di proporre anche a livello nazionale la validità e l’efficacia dei metodi e degli strumenti utilizzati. “Il lavoro del Cear, il Coordinamento regionale degli enti accreditati, fondato su iniziativa del Cast e della Cooperativa La Tenda di Foligno – spiega il presidente Emidio Mattia Gubbiotti – ha consentito una diretta interlocuzione con la Regione Umbria relativamente alla rimodulazione dei servizi e delle rette. La Regione ha raccolto il nostro impegno, ha condiviso i contenuti che abbiamo sottoposto e ha inserito nel Piano sanitario regionale le nostre istanze. Si tratta di un grande passo avanti che testimonia come il lavoro del Cear rappresenti uno strumento di tutela, promozione e garanzia per il Cast che abbiamo il dovere di custodire e confermare per il futuro”.
In questo solco si colloca anche l’organizzazione, il prossimo 27 maggio, del convegno nazionale sulle dipendenze patologiche patrocinato dalla Regione Umbria e dal Comune di Assisi. “Il convegno – prosegue Gubbiotti – presenta alcune sperimentazioni che hanno incluso un complesso percorso formativo e si sono basate su un core set di ICF denominato ICF-Dipendenze, che sta trovando valide applicazioni in più realtà. L’evento nasce dalla volontà di aderire alla fase di sperimentazione del nuovo modello di accreditamento della Regione Umbria, a cui l’associazione ha partecipato come ente pilota, e dalla necessità di utilizzare delle scale di valutazione per il monitoraggio del percorso terapeutico validate a livello nazionale, nonché dall’esigenza di formulare un progetto terapeutico riabilitativo individuale”.
“Il Cast oggi è apprezzato – conclude il presidente – questo è quanto ci è attestato sia nelle sedi istituzionali, sia tramite il quotidiano invio di utenti, per i quali le Asl ritengono utili i nostri servizi. Abbiamo scelto di lavorare seguendo una linea di trasparenza assoluta e totale: nelle relazioni con i lavoratori, con i fornitori, con i consulenti, con gli istituti di credito, con gli enti pubblici. L’attività che si svolge nelle sedi gestite dalla nostra associazione è interamente tracciata, tracciabile, verificabile. Nelle strutture terapeutiche gestite dall’associazione, ogni operazione si svolge con l’ausilio di documenti cartacei e informatici, anche condivisi su piattaforme elettroniche. Grazie a questo metodo, lineare e innovativo, siamo stati scelti come ente pilota per la riforma dell’accreditamento regionale. E’ una soddisfazione che corrisponde a un’importante responsabilità, che coinvolge gli amministratori e i lavoratori”.